cosa si nasconde dietro il succo d'arancia?

Il succo d'arancia non da concentrato sembra una bevanda senza segreti, salutare e apparentemente ottenuta senza manipolazioni di sorta. Ma spesso non è così.

Alissa Hamilton nel libro "Squeezed, what you don't know about orange juice" ("Spremuta, quello che non sai del succo d'arancia"), a seguito di un'indagine tra le grandi aziende internazionali produttrici dei brand più noti, svela quello che si cela dietro la produzione della classica spremuta da supermercato: come è ottenuta, come viene lavorata, e tutte le fasi della preparazione fino al prodotto finito...anche quelle meno note.
Il processo di spremitura: i frutti raccolti e selezionati vengono portati in un impianto apposito dove vengono trasformati in succo. Per prima cosa però l'''olio' d'arancia viene estratto dalla buccia del frutto, in modo che possa essere poi aggiunto al succo per migliorarne il sapore.
Una volta spremuto, il succo viene pastorizzato (riscaldato rapidamente) per liberarlo di tutti i batteri e renderlo più sicuro da bere. Alcune aziende testimoniano di aver sviluppato una tecnica per ridurre al minimo il periodo di tempo di riscaldamento del succo, cosa che darebbe al succo un maggior valore nutrizionale e un sapore decisamente migliore.
Fin qui, tutto normale. Ma le ricerche condotte da Alissa sulla preparazione di questi succhi d'arancia hanno fatto luce su quello che avviene dopo la pastorizzazione.
Le aziende conservano generalmente il succo ottenuto (e privato di ossigeno) in enormi serbatoi che possono contenerne milioni di litri. Questo processo secondo alcuni avrebbe un effetto negativo sul sapore andando ad inficiare il buono degli aromi naturali presenti nel succo, reso quasi acqua zuccherata. Per questo motivo alcune aziende, per 'insaporire' il succo, aggiungerebbero degli aromi presi dagli oli ed essenze naturali ricavate dall'arancia e lavorati con delle sostanze chimiche per amalgamarli nel modo migliore. Alissa spiega che possono essere assunte aziende specializzate per creare 'pacchetti di sapore' ad hoc a seconda del gusto della nazione di riferimento. E proprio perchè questi aromi derivano dall'arancia, le aziende non sarebbero obbligate a inserire questa informazione sulla confezione.
Riguardo poi al colore, quello dei succhi d'arancia ha una tonalità piuttosto particolare. Come viene ottenuta, ci sono coloranti artificiali o è tutta opera dell'arancia? Senza dubbio, sappiamo che è illegale aggiungere sostanze artificiali - tra cui coloranti - e non dichiararlo sulle confezioni dei prodotti che acquistiamo. Ma anche se non ne è fatta menzione, non si tratterebbe neanche del colore originario. Nel caso specifico del succo d'arancia infatti, quel bell'arancione sarebbe dato dall'aggiunta di un percentuale di succo di mandarino.

http://it.lifestyle.yahoo.com/blog/cucina/cosa-si-nasconde-dentro-un-succo-d-arancia-105822322.html

E meglio non sapere certe cose ...