Kabul, "Spari dopo l'attentato"

Racconto di un militare superstite

Dopo
l'esplosione dell'autobomba che ha ucciso i sei militari italiani a
Kabul, alcuni uomini armati avrebbero fatto fuoco contro i nostri
soldati. Lo ha raccontato il caporalmaggiore capo Ferdinando Buono, uno
dei sopravvissuti, alla moglie. I quattro militari italiani feriti
nell'attentato hanno intanto lasciato l'Afghanistan e si trovano ad Abu
Dhabi, da dove ripartiranno in aereo per Roma. "Mi
ha detto - ha detto la signora Anna Buono - che quando lui e gli altri
feriti stavano faticosamente liberandosi dalle lamiere sono sbucati
degli uomini che hanno esploso contro di loro dei colpi di arma da
fuoco. Ferdinando è riuscito a recuperare una pistola, i militari hanno
risposto al fuoco e gli aggressori si sono dileguati, mentre sul posto
giungeva la polizia afghana". "Rispetto al fortissimo shock iniziale mi
sembra che stia un po' meglio - ha riferito la signora Anna - ma ora
penso solo a rivederlo. Io e i miei familiari siamo in partenza per
Roma".

Frattini: "Divisa italiana non è lì per sparare"
Quando
la gente nei villaggi afghani vede una "divisa italiana sa che non è lì
per sparare ma per aiutare" o anche "per arrestare i terroristi" ma è
sempre qualcosa di buono che noi facciamo per gli afghani". Lo ha
affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervistato da
Rai International sulla situazione in Afghanistan dopo l'attentato di
due giorni fa.

Commilitoni partiti per accogliere le salme
E'
partito dalla caserma Bandini di Siena, sede del 186/o reggimento della
Folgore, il pullman con il primo nucleo di paracadutisti che
raggiungera' Roma per accogliere le salme dei sei commilitoni caduti in
Afghanistan. Sul pullman circa 50 para' che saranno addetti al
trasporto dei feretri. Un secondo gruppo di militari accompagnerà a
Roma anche alcuni parenti delle vittime. Partirà da Livorno anche un
pullman di militari del 187/o reggimento, a cui apparteneva il sergente
maggiore Roberto Valente.
L'omaggio delle Frecce Tricolori
Le Frecce
Tricolori sorvoleranno lunedì mattina l'area della Basilica di San
Paolo fuori le mura, nel corso dei funerali solenni dei sei
paracadutisti della Folgore morti giovedi' scorso in conseguenza
dell'attentato di Kabul. I jet dell'Aeronautica militare renderanno
così omaggio ai militari italiani caduti nel corso della missione Isaf.
A Livorno scritte contro i parà
Due scritte
contro i militari morti nell'attentato di Kabul sono comparse venerdì
nella zona degli impianti sportivi di Livorno. La notizia è stata
pubblicata da alcuni quotidiani. "Questa città non è in lutto per i sei
parà morti" e "Un giorno di lutto per sei parà, 364 di indifferenza per
gli operai", questo quanto lasciato scritto, con vernice rossa, sui
muri del palasport e dello stadio, con 'firme' come 'Acab' (All cops
are bastards), 'Br' e 'W Stalin'. Le due scritte sono state subito
cancellate. Sull'episodio indaga la digos. Gli investigatori ritengono
che dovrebbe trattarsi più di un'azione di pessimo gusto di qualche
giovane più che un gesto di matrice più marcatamente politicizzata
Ultimo aggiornamento ore 15:29