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Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
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Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
L'albero di Natale ha una tradizione antica che viene fatta risalire alle popolazioni germaniche, in particolare ai Teutoni. Essi solevano celebrare il Solstizio d’inverno recandosi nel bosco e recidendo un abete come rito propiziatorio.
Portato in casa, l'abete veniva addobbato con ghirlande e dolci: insomma un vero e proprio antenato del nostro Albero di Natale. L'immagine dell'albero, specie se sempreverde, come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato dal Cristianesimo.
La prima notizia ufficiale sull'uso dell'albero di Natale viene dall'Alsazia. È una cronaca di Strasburgo e nel 1605 annota: "Per Natale i cittadini si portano in casa degli abeti, li mettono nelle stanze, li ornano con rose di carta di vari colori, mele, zucchero, oggetti di similoro".
Prima dell'apparizione "ufficiale" dell'albero di natale, però, esisteva un gioco religioso medioevale celebrato proprio in Germania il 24 dicembre, il “Gioco di Adamo ed Eva” (Adam und Eva Spiele), in cui venivano riempite le piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli dell'abbondanza per ricreare l'immagine del Paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché quest'ultimi avevano una profonda valenza "magica" per il popolo. Avevano specialmente il dono di essere sempreverdi, dono che secondo la tradizione gli venne dato proprio dallo stesso Gesù come ringraziamento per averlo protetto mentre era inseguito da nemici.
L'usanza vera e propria dell'albero di Natale entrò nelle case tedesche nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tutte le città della Renania. L'uso di candele per addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo Per molto tempo, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica di queste regioni.
Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione negli anni successivi. A tutt'oggi, la tradizione dell'albero di Natale, così come molte altre tradizioni natalizie correlate, è sentita in modo particolare nell'Europa di lingua tedesca (si veda per esempio l'usanza dei mercatini di Natale)
Portato in casa, l'abete veniva addobbato con ghirlande e dolci: insomma un vero e proprio antenato del nostro Albero di Natale. L'immagine dell'albero, specie se sempreverde, come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato dal Cristianesimo.
La prima notizia ufficiale sull'uso dell'albero di Natale viene dall'Alsazia. È una cronaca di Strasburgo e nel 1605 annota: "Per Natale i cittadini si portano in casa degli abeti, li mettono nelle stanze, li ornano con rose di carta di vari colori, mele, zucchero, oggetti di similoro".
Prima dell'apparizione "ufficiale" dell'albero di natale, però, esisteva un gioco religioso medioevale celebrato proprio in Germania il 24 dicembre, il “Gioco di Adamo ed Eva” (Adam und Eva Spiele), in cui venivano riempite le piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli dell'abbondanza per ricreare l'immagine del Paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché quest'ultimi avevano una profonda valenza "magica" per il popolo. Avevano specialmente il dono di essere sempreverdi, dono che secondo la tradizione gli venne dato proprio dallo stesso Gesù come ringraziamento per averlo protetto mentre era inseguito da nemici.
L'usanza vera e propria dell'albero di Natale entrò nelle case tedesche nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tutte le città della Renania. L'uso di candele per addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo Per molto tempo, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica di queste regioni.
Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione negli anni successivi. A tutt'oggi, la tradizione dell'albero di Natale, così come molte altre tradizioni natalizie correlate, è sentita in modo particolare nell'Europa di lingua tedesca (si veda per esempio l'usanza dei mercatini di Natale)
Re: Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
a me l'albero piace tantooooooo
quando si accendono le luci mi commuovo!!!!!
e un paio d'anni che mi capita....
quando si accendono le luci mi commuovo!!!!!
e un paio d'anni che mi capita....
mariac- UTENTE
-
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Re: Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
L’albero è sempre stato simbolo di vita per tutte le culture, ancora prima della nascita del Cristianesimo. Nella cultura cristiana, il legno della croce di Cristo è anche legno che può fiorire, come testimoniano incisioni e dipinti in catacombe e battisteri di epoca paleocristiana. Un'antica tradizione pagana voleva che per il nuovo anno si portasse in casa un ramo beneaugurate, il ceppo, per poi bruciarlo nel camino. Simbolicamente si bruciava il passato e le scintille che salivano nella cappa erano la luce dei giorni in arrivo. In quell’occasione ci si scambiavano anche i doni.
Usanza medioevale era quella degli "Adam und Eva Spiele", i giochi di Adamo ed Eva, la ricostruzione nella notte del 24 dicembre del paradiso terrestre con alberi di frutta simbolo della vita e dell’abbondanza. A questi alberi da frutto con il tempo si preferì l’abete, il "Tannenbaum", perché sempreverde. Un’antica favola popolare racconta che il magico dono di mantenere intatto il suo colore e le sue foglie sia stato un dono di Dio all’albero che era stato un rifugio dai suoi nemici. L’abete era considerato albero sacro anche nell'antico Egitto dove era considerato l’albero della Natività, perché sotto i suoi rami era nato il Dio di Biblos. In Grecia era l’albero consacrato alle nascite e in Asia settentrionale era l’albero cosmico, piantato al centro dell’universo.
L'albero di Natale nasce ufficialmente intorno al 1605: in una cronaca di Strasburgo si legge che gli abeti, "Dannenbaumen", in tedesco arcaico, erano portati nelle case e ornati con mele, zucchero e fiori di carta, oggetti simbolo di fertilità. La fortuna e la diffusione dell’albero addobbato si devono allo scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe che, pur non essendo estremamente religioso, amava moltissimo la tradizione dell’albero di Natale, all’epoca molto diffusa in Germania soprattutto nelle case dell’aristocrazia. Nella sua opera più famosa, "I dolori del giovane Werther", l’insigne scrittore inserisce anche una descrizione dell’albero natalizio, che da quel momento in poi debutta anche nella grande letteratura.
In epoca romantica, l’albero raggiunge il suo splendore e l’antica tradizione è maggiormente valorizzata. E’ di questo periodo la canzone "Oh Tannenbaum, oh Tannembaum", "Oh albero, oh albero" ancora oggi una delle canzoni natalizie più cantate non solo in Germania, ma anche nel nostro Paese. In Francia, nel 1840, la principessa Elena, sposa del duca d’Orleans, addobbò un albero di Natale a alle Tuileries a Parigi, che provocò stupore nell’intera corte. Non tutti sanno che le luci con cui addobbiamo l’albero simboleggiano la luce che Gesù porta nel mondo mentre le sfere, i pacchettini, le caramelle appese ai rami sono il simbolo dell’amore che Gesù porta in dono all’umanità.
Usanza medioevale era quella degli "Adam und Eva Spiele", i giochi di Adamo ed Eva, la ricostruzione nella notte del 24 dicembre del paradiso terrestre con alberi di frutta simbolo della vita e dell’abbondanza. A questi alberi da frutto con il tempo si preferì l’abete, il "Tannenbaum", perché sempreverde. Un’antica favola popolare racconta che il magico dono di mantenere intatto il suo colore e le sue foglie sia stato un dono di Dio all’albero che era stato un rifugio dai suoi nemici. L’abete era considerato albero sacro anche nell'antico Egitto dove era considerato l’albero della Natività, perché sotto i suoi rami era nato il Dio di Biblos. In Grecia era l’albero consacrato alle nascite e in Asia settentrionale era l’albero cosmico, piantato al centro dell’universo.
L'albero di Natale nasce ufficialmente intorno al 1605: in una cronaca di Strasburgo si legge che gli abeti, "Dannenbaumen", in tedesco arcaico, erano portati nelle case e ornati con mele, zucchero e fiori di carta, oggetti simbolo di fertilità. La fortuna e la diffusione dell’albero addobbato si devono allo scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe che, pur non essendo estremamente religioso, amava moltissimo la tradizione dell’albero di Natale, all’epoca molto diffusa in Germania soprattutto nelle case dell’aristocrazia. Nella sua opera più famosa, "I dolori del giovane Werther", l’insigne scrittore inserisce anche una descrizione dell’albero natalizio, che da quel momento in poi debutta anche nella grande letteratura.
In epoca romantica, l’albero raggiunge il suo splendore e l’antica tradizione è maggiormente valorizzata. E’ di questo periodo la canzone "Oh Tannenbaum, oh Tannembaum", "Oh albero, oh albero" ancora oggi una delle canzoni natalizie più cantate non solo in Germania, ma anche nel nostro Paese. In Francia, nel 1840, la principessa Elena, sposa del duca d’Orleans, addobbò un albero di Natale a alle Tuileries a Parigi, che provocò stupore nell’intera corte. Non tutti sanno che le luci con cui addobbiamo l’albero simboleggiano la luce che Gesù porta nel mondo mentre le sfere, i pacchettini, le caramelle appese ai rami sono il simbolo dell’amore che Gesù porta in dono all’umanità.
Antonella- UTENTE
- Numero di messaggi : 378
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
L'albero di Natale
Mentre i Re Magi si avvicinavano a Betlemme, seguendo le indicazioni della stella che indicava loro il cammino, d'un tratto il cielo si rannuvolò e si accorsero che non potevano proseguire oltre. Disorientati, decisero di fermarsi e lasciar riposare i cammelli. Ciò fu molto saggio, perché, di lì a poco, cominciò a piovere copiosamente, come accade nel deserto, all'improvviso. I doni che i Magi portavano con sé rischiavano di rovinarsi, ma per fortuna riuscirono a trovare riparo sotto una palma molto grande, che con le sue lunghe fronde protesse i Magi, i cammelli e i doni dall'acquazzone. Da allora deriva l'usanza di tenere i doni sotto l'albero, che si è tramutato da palma in abete nella tradizione, perché Santa Claus è di origini nordiche.
Mentre i Re Magi si avvicinavano a Betlemme, seguendo le indicazioni della stella che indicava loro il cammino, d'un tratto il cielo si rannuvolò e si accorsero che non potevano proseguire oltre. Disorientati, decisero di fermarsi e lasciar riposare i cammelli. Ciò fu molto saggio, perché, di lì a poco, cominciò a piovere copiosamente, come accade nel deserto, all'improvviso. I doni che i Magi portavano con sé rischiavano di rovinarsi, ma per fortuna riuscirono a trovare riparo sotto una palma molto grande, che con le sue lunghe fronde protesse i Magi, i cammelli e i doni dall'acquazzone. Da allora deriva l'usanza di tenere i doni sotto l'albero, che si è tramutato da palma in abete nella tradizione, perché Santa Claus è di origini nordiche.
Vale- UTENTE
-
Numero di messaggi : 5464
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Re: Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
Il costume di Babbo Natale
All'inizio, Santa Claus venne rappresentato in costumi di vario colore, assumendo man mano su di sé i caratteri di Babbo Natale, ma il rosso divenne presto predominante a partire dalla sua comparsa sulle prime cartoline di auguri natalizie, nel 1885. Le immagini di Santa Claus si sono ulteriormente fissate nell' immaginario collettivo grazie al suo uso nelle pubblicità natalizie della Coca-Cola, realizzate da Haddon Sundblom. La popolarità di tale immagine ha fatto sì che si diffondessero varie leggende urbane che attribuivano alla Coca-Cola l'invenzione stessa di Santa Claus. (Fonte:Wikipedia)
Le origini del costume rosso e bianco. Siamo nel 1885, quando lo scrittore di racconti per bambini e illustratore Harold Wingler si apprestava a scrivere quella che sarebbe stata la filastrocca di Natale più diffusa al mondo. Ancora non sapeva che anche suo figlio sarebbe stato famoso, e avrebbe scritto la barzelletta più divertente del mondo, ma questa è un'altra storia. Ebbene, insieme alla filastrocca voleva che venisse pubblicata un'illustrazione di Babbo Natale, ma ne fece centinaia e nessuna gli piaceva. La filastrocca era dolce, allegra, morbida, e così doveva essere Babbo Natale, ragionò. Poi, mentre osservava i disegni e mangiava una gustosa coppa di fragole con la panna, pensò: "Babbo Natale dovrebbe essere buono come queste fragole". E fu così che l'immagine di Babbo Natale divenne un omone robusto, tondo, con un cappotto rosso "farcito" di una strabordante imbottitura bianca, come un orlo di panna.
All'inizio, Santa Claus venne rappresentato in costumi di vario colore, assumendo man mano su di sé i caratteri di Babbo Natale, ma il rosso divenne presto predominante a partire dalla sua comparsa sulle prime cartoline di auguri natalizie, nel 1885. Le immagini di Santa Claus si sono ulteriormente fissate nell' immaginario collettivo grazie al suo uso nelle pubblicità natalizie della Coca-Cola, realizzate da Haddon Sundblom. La popolarità di tale immagine ha fatto sì che si diffondessero varie leggende urbane che attribuivano alla Coca-Cola l'invenzione stessa di Santa Claus. (Fonte:Wikipedia)
Le origini del costume rosso e bianco. Siamo nel 1885, quando lo scrittore di racconti per bambini e illustratore Harold Wingler si apprestava a scrivere quella che sarebbe stata la filastrocca di Natale più diffusa al mondo. Ancora non sapeva che anche suo figlio sarebbe stato famoso, e avrebbe scritto la barzelletta più divertente del mondo, ma questa è un'altra storia. Ebbene, insieme alla filastrocca voleva che venisse pubblicata un'illustrazione di Babbo Natale, ma ne fece centinaia e nessuna gli piaceva. La filastrocca era dolce, allegra, morbida, e così doveva essere Babbo Natale, ragionò. Poi, mentre osservava i disegni e mangiava una gustosa coppa di fragole con la panna, pensò: "Babbo Natale dovrebbe essere buono come queste fragole". E fu così che l'immagine di Babbo Natale divenne un omone robusto, tondo, con un cappotto rosso "farcito" di una strabordante imbottitura bianca, come un orlo di panna.
Vale- UTENTE
-
Numero di messaggi : 5464
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Re: Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
Le leggende su Babbo Natale
Tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso personaggio storico, il vescovo San Nicola di Mira della città di Myra (antica città dell'odierna Turchia), di cui si racconta che fosse solito fare regali ai poveri. La leggenda di San Nicola è alla base della grande festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo) che, a sua volta, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus nelle sue diverse varianti.
In molte tradizioni della Chiesa ortodossa, Babbo Natale è identificato con San Basilio e porta i doni ai bambini il giorno di Capodanno, in cui si celebra la sua festa.
Le rappresentazioni di Babbo Natale sono anche strettamente legate al personaggio russo di Nonno Gelo ( Ded Moroz ), che porta i regali ai bambini ed è vestito con una giacca rossa, stivali di pelliccia e porta una lunga barba bianca.
Di solito, Babbo Natale viene rappresentato come un signore anziano, corpulento, gioviale e occhialuto, vestito di un costume rosso con inserti di pelliccia bianca, con una lunga barba anch'essa bianca. La sera della vigilia di Natale, sale sulla sua slitta trainata dalle renne volanti e va di casa in casa per portare i regali ai bambini. Per entrare in casa si cala dal comignolo, sbucando quindi nel caminetto. Durante il resto dell'anno, si occupa della costruzione dei giocattoli con la Signora Natale ed i suoi aiutanti elfi.
Tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso personaggio storico, il vescovo San Nicola di Mira della città di Myra (antica città dell'odierna Turchia), di cui si racconta che fosse solito fare regali ai poveri. La leggenda di San Nicola è alla base della grande festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo) che, a sua volta, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus nelle sue diverse varianti.
In molte tradizioni della Chiesa ortodossa, Babbo Natale è identificato con San Basilio e porta i doni ai bambini il giorno di Capodanno, in cui si celebra la sua festa.
Le rappresentazioni di Babbo Natale sono anche strettamente legate al personaggio russo di Nonno Gelo ( Ded Moroz ), che porta i regali ai bambini ed è vestito con una giacca rossa, stivali di pelliccia e porta una lunga barba bianca.
Di solito, Babbo Natale viene rappresentato come un signore anziano, corpulento, gioviale e occhialuto, vestito di un costume rosso con inserti di pelliccia bianca, con una lunga barba anch'essa bianca. La sera della vigilia di Natale, sale sulla sua slitta trainata dalle renne volanti e va di casa in casa per portare i regali ai bambini. Per entrare in casa si cala dal comignolo, sbucando quindi nel caminetto. Durante il resto dell'anno, si occupa della costruzione dei giocattoli con la Signora Natale ed i suoi aiutanti elfi.
Vale- UTENTE
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Re: Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
La discesa di Santa Claus dal camino
La storia del motivo per cui Babbo Natale porta i regali scendendo lungo il camino delle case risale ad un racconto su San Nicola (alias Santa Claus)...
Si racconta che Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perché caduto in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive, attraverso una finestra sempre aperta dal vecchio castello, i tre sacchi di monete che avrebbero costituito la dote delle ragazze. La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito. Tuttavia la terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa. Deciso a mantenere comunque fede al suo proposito, il vecchio dalla lunga barba bianca si arrampicò così sui tetti e gettò il sacchetto di monete attraverso il camino, dov'erano appese le calze ad asciugare, facendo la felicità del nobiluomo e delle sue tre figlie.
La storia del motivo per cui Babbo Natale porta i regali scendendo lungo il camino delle case risale ad un racconto su San Nicola (alias Santa Claus)...
Si racconta che Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perché caduto in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive, attraverso una finestra sempre aperta dal vecchio castello, i tre sacchi di monete che avrebbero costituito la dote delle ragazze. La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito. Tuttavia la terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa. Deciso a mantenere comunque fede al suo proposito, il vecchio dalla lunga barba bianca si arrampicò così sui tetti e gettò il sacchetto di monete attraverso il camino, dov'erano appese le calze ad asciugare, facendo la felicità del nobiluomo e delle sue tre figlie.
Vale- UTENTE
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Numero di messaggi : 5464
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Re: Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
mischino vale....
sweetmary- MODERATORE JUNIOR
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Re: Natale L'albero di Natale: storia, tradizione e curiosità
MA SII ERA GIUSTO X SKERZARE..
Vale- UTENTE
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Mar 19 Nov - 14:11 Da sweetmary
» Ragazze aiutooooooooo....
Sab 16 Nov - 10:53 Da Vale
» Ho i piacere di presentarvi le mie Principessine.....*****
Mar 12 Nov - 13:47 Da kelly
» OGGI DOVREI FARE!!!!!!!
Mar 12 Nov - 12:45 Da kelly